Assicurazioni: basta scuse per negare i diritti


Non c’è pace in questi tempi, la pandemia continua a non darci tregua e nemmeno questa riesce a fermare il grande potere delle compagnie di negare, ridurre il diritto dei poveri danneggiati ad avere un equo risarcimento.

Con grande determinazione l’Antitrust prosegue una campagna di censura nei confronti delle compagnie di assicurazione.

Proprio questa problematica sollevata dall’Antitrust danno un quadro davvero molto inquietante secondo il quale compagnie come: Allianz, Generali e Unipol-sai vanno ad adottare delle strategie dilatorie per negare i diritti dei loro clienti.

Secondo i dati ANIA , Associazione Italiana fra le imprese Assicuratrici che rappresenta le imprese di assicurazione operanti in Italia, le assicurazioni stanno guadagnando miliardi di euro che derivano da cosa? Semplice, dall’attuale crollo della frequenza di sinistri e quindi di quelli che sono i risarcimenti da pagare.

C’è da dire che il mondo non è fesso né tantomeno le persone sono fesse e se ci sono comportamenti non corretti è normale che ciò pregiudichi la reputazione delle imprese, andando a dissuadere i consumatori dall’avere rischi più complessi di una semplice polizza RC Auto, che è stato reso un prodotto incomprensibile e ingannevole.

Altra cosa da fermare nella maniera più assoluta è l’extraprofitto derivante da comportamenti elusivi e da clausole contrattuali capestro da eliminare nella maniera più immediata possibile.


Un modo importante è quello di stilare una serie di punti che permetterebbero più concorrenza, più mercato è più diritti:

  • L’estensione della durata del premio assicurativo, nel settore RC Auto e Danni si vadano a prorogare di almeno tre mesi e per legge la durata dei certificati di assicurazione
  • Portabilità del certificato assicurativo , per andare a ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie
  • Credito di imposta, quindi concedere al debitore, in questo caso le assicurazioni, un credito di imposta che è direttamente proporzionale all’importo che deve essere risarcito e inversamente proporzionale al livello di radicamento in giudizio con lo scopo di liberare i tribunali da centinaia di migliaia di cause civili pendenti.
  • Riduzione dei tempi per rispondere ai reclami, da 45 giorni a 20 giorni ed è proprio in tale periodo che le compagnie assicuratrici hanno tempo per rispondere nei termini di legge
  • Inasprimento delle sanzioni; ancora oggi molte compagnie non hanno, in alcun modo, semplificato i contratti , le informative, lasciando ovviamente gli assicurati nell’incomprensione più totale .
  • Accorciare i termini di legge e le sanzioni, per pratiche già istruite e mature per la liquidazione non devono esserci dilazioni nei termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza
  • Eliminazione clausole limitative per il risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente possa subire indebite decurtazioni del danno
  • Un contratto base, per permettere al consumatore di comprare l’offerta per la sola RC auto
  • Misure importanti che servono ad incentivare l’introduzione di operatori esteri, in questo modo andare ad aumentare la concorrenza
  • Rottamazione del risarcimento diretto, quindi un ritorno ad una vera e propria responsabilità civile
  • Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori. 
  • Scatola nera, per evitare che questo strumento venga utilizzato con finalità di pricing , perché ricordiamoci che la scatola nera nasce con finalità antifrode
  • Riforma autorità di vigilanza, deve essere ripristinato il controllo del Parlamento, procedendo con misure rigorose di selezione, nella nomina dei quadri apicali.


Pero andiamo ai numeri:

Le imprese attive 57, di cui 42 vigilate dall’Ivass ( Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, esercita la vigilanza su quello che è il mercato assicurativo italiano per tutelare il consumatore e garantirne la stabilità) hanno raccolto 14.111 milioni di euro, valore che è rimasto stabile rispetto al 2018.

Gli autoveicoli assicurati, con un rialzo del +0,5% rispetto al 2018, sono stati 42,4 milioni di euro; mentre per quanto riguarda un sinistro, il costo medio è stato pari a 4.186 euro per le vetture.

Per quanto riguarda il premio medio pagato : per le autovetture 328 euro, rispetto al 2018 del -1,5% e a 229 euro per i motocicli, rispetto al 2018 del -1,6% , al netto degli oneri fisò ali e parafiscali.


Quali sono i diritti per l’assicurato?


Possiamo riassumerli in diversi punti:

  • diritto all’informazione: il cliente o assicurato, come vogliamo definirlo, quando decide di fare richiesta di sottoscrizione di un contratto assicurativo RCA deve avere una serie di diritti , deve essere ben informato, le notizie relative al prodotto venduto devono essere espresse in maniera chiara, completa e immediata.
  • diritto alla chiarezza contrattuale: l’assicurato deve pretendere dalla compagnia assicurativa che venga tutelato in tutto e per tutto, i contratti assicurativo devono essere redatti in maniera sintetica ma esauriente, per esempio le clausole restrittive devono essere evidenziati con caratteri di maggior rilievo.
  • diritto alla prevenzione: ha diritto di essere informato di ogni elemento utile e di tutti quei sistemi per la prevenzione e la diminuzione del sinistro.
  • diritto al servizio assicurativo: ha il diritto che l'intermediario del servizio assicurativo venga vigilato con estremo rigore dall'Autorità competente, nel caso in cui ci siano pratiche commerciali abusive.
  • diritto al risarcimento: ovvero il pagamento dell’indennizzo spettante nel momento in cui si firma il contratto, è indispensabile che si riportino tutte quelle che sono le condizioni generali che vanno a stabilire il termine entro il quale deve avvenire il pagamento, di solito sono norme identiche per tutte le compagnie assicurative.
  • diritto alla reciprocità: nessuna via preferenziale per le compagnie assicurative, anzi, il contratto deve essere regolato secondo normative rispettose per entrambi le parti coinvolte.
  • diritto all’equo trattamento: che deriva dal diritto alla reciprocità, l’offerta deve essere sempre adeguata alle quotazioni del mercato internazionale.


Però ci sono dei diritti che sono stati persi, il decreto Destinazione Italia del 2013 ha introdotto una serie di limitazioni:

  • diritto di provvedere alla riparazione dell'auto presso l'officina di fiducia
  • il diritto al risarcimento del danno al mezzo
  • il diritto al rimborso delle spese mediche e di cura, a meno che egli non li effettui presso centri medici convenzionati con le Assicurazioni.


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